Settimana corta
Anche in Italia è arrivata la settimana corta, le prime aziende a sperimentarla sono state Intesa Sanpaolo, Lamborghini e Luxottica. La settimana corta è una pratica molto innovativa, ma che non può essere adottata da tutte le aziende di tutti i settori. Ciò che stimola maggiormente i lavoratori è sicuramente il lavorare un giorno in meno percependo sempre lo stesso stipendio. La settimana corta, soprattutto nell’ultimo anno, è diventato argomento di discussione sempre più frequente, forse a seguito delle esperienze già in corso all’estero, ma anche quelle in Italia, attuate già da aziende come Intesa Sanpaolo, Lamborghini e Luxottica.
Quali sono le aziende in Italia che la stanno testando?
Secondo l’Associazione italiana per la direzione del personale, il 93% dei direttori del personale è favorevole all’introduzione della settimana corta, poiché porta ad un netto miglioramento dell’equilibro vita-lavoro, del benessere fisico ma soprattutto della motivazione, ma non solo: il 55% degli italiani è disposto addirittura ad avere una retribuzione minore pur di poter avere a disposizione un giorno in meno di lavoro, e la percentuale è anche più alta tra i giovani tra i 25 e i 34 anni.
La prima azienda italiana ad aver sperimentato la settimana corta è stata Intesa Sanpaolo che ai suoi dipendenti ha proposto di lavorare quattro giorni a settimana ma per 9 ore al giorno anziché 8 e con la stessa retribuzione. Lamborghini, dal canto suo, ha stabilito con i sindacati un accordo per cui i dipendenti percepiscono sempre lo stesso stipendio alternando, però, una settimana da 5 giorni lavorativi con due da 4 giorni lavorativi.
Luxottica, invece, prevede che per 20 settimane all’anno i dipendenti lavorino per 4 giorni, mentre le restanti settimane restano invariate con 5 giorni lavorativi.
Pro e contro della settimana corta lavorativa
A questo punto è evidente come ormai sempre più società ritengano la settimana corta una buona soluzione in quanto a produttività, riducendo anche il malcontento sul lavoro in quanto avere più tempo per sé stessi e per la famiglia migliora sicuramente il clima e l’umore in ufficio.
Bisogna però sempre considerare che la settimana corta, per svariate ragioni, non è applicabile in tutte le realtà: è chiaro che per una grande azienda è più semplice gestire una settimana lavorativa più corta garantendo nessuna variazione dello stipendio. Il rischio è proprio quello di creare un divario ancora più netto tra aziende grandi ed affermate e aziende più piccole che non hanno la possibilità di concedere ai propri dipendenti questa libertà, e che di conseguenza sono più svantaggiate nel posizionamento di mercato e nella ricerca di collaboratori.