Diritto alla disconnessione dal lavoro
Il diritto alla disconnessione è un tema centrale nel mondo del lavoro contemporaneo, diventato sempre più rilevante in un contesto in cui la digitalizzazione e l’accesso costante agli strumenti tecnologici hanno quasi eliminato i confini tra vita professionale e privata.
Il diritto alla disconnessione è essenziale per tutelare la salute mentale e il benessere dei lavoratori, si riferisce alla possibilità di “staccare la spina” al di fuori dell’orario di lavoro, dando la possibilità ai dipendenti di non essere reperibili senza subire conseguenze negative.
Introduzione alla normativa
In Italia, il diritto alla disconnessione è stato introdotto per la prima volta con la Legge n. 81 del 22 maggio 2017 che disciplina il lavoro agile, o smart working, quindi lo svolgimento del lavoro senza vincoli di orario o spaziali. Questa normativa stabilisce che i lavoratori devono poter disconnettersi dagli strumenti di lavoro al termine della loro giornata lavorativa, ma non prevede un tempo di disconnessione uguale per tutti.In seguito, con la Legge n. 61 del 6 maggio 2021 e il Protocollo Nazionale sul Lavoro Agile del 2021, si è cercato di rafforzare questa tutela introducendo fasce orarie specifiche di disconnessione e misure organizzative a favore dei lavoratori.
Nel 2020 anche il Garante della Privacy si è espresso a riguardo, non solo sull’importanza di lasciare ai dipendenti la libertà di essere irreperibili, ma anche sulla necessità di impedire ai datori di lavoro di utilizzare i mezzi a loro disposizione per monitorare, in maniera invasiva, le attività dei dipendenti
Conseguenze
La mancanza di disconnessione può avere gravi conseguenze, come stress, burn-out e una riduzione della produttività. I dipendenti che non riescono a disconnettersi dopo il lavoro, tendono a essere meno efficienti, e questo ha un impatto negativo non solo sul loro benessere ma anche sul loro rendimento lavorativo.
Diritto alla disconnessione in Europa
A livello europeo, il Parlamento ha approvato nel 2021 una Risoluzione che invita gli Stati membri a garantire il diritto alla disconnessione, riconoscendo gli effetti negativi di una connessione costante sulla qualità della vita dei lavoratori. Diversi Paesi, come la Francia, Spagna, Italia, Irlanda, Belgio, Lussemburgo, Slovacchia, Grecia e Portogallo hanno già implementato normative specifiche per regolare questo diritto, con differenze significative tra le varie legislazioni nazionali.
Il diritto alla disconnessione rappresenta una risposta necessaria alle sfide poste dalla digitalizzazione del lavoro, ed è fondamentale che le normative siano applicate efficacemente per garantire un equilibrio sano tra lavoro e vita privata.