La Certificazione Parità di Genere
La Parità di Genere è un tema attuale di fondamentale importanza, tanto che il Governo le ha dedicato una missione all’interno del PNRR chiamata “Inclusione e Coesione” tra le Politiche del Lavoro. Ad essa fa riferimento la prassi UNI/PdR 125:2022, entrata in vigore sulla Gazzetta Ufficiale a partire dal 1 Luglio di quest’anno.
A tal proposito esiste una Certificazione (Parità di Genere) ad hoc per le aziende, che deve essere validata da un ente accreditato, ed aggiornata annualmente. È importante per le aziende ottenerla perché significherebbe eliminare ogni differenza tra uomo e donna in ambito lavorativo in merito a:
- Retribuzione
- Parità di mansioni
- Miglioramento delle condizioni di lavoro in termini qualitativi
- Opportunità di carriera
- Maggiore tutela dello stato di maternità
A chi è rivolta la Certificazione Parità di Genere?
La Certificazione Parità di Genere è rivolta a tutte le aziende ma, in particolare, è obbligatoria per quelle con un numero di dipendenti uguale o maggiore a cinquanta, con il compito di redigere una relazione sulla situazione del personale maschile e femminile in merito alla professione da esso/a svolta e lo stato di assunzione.
Tale relazione deve obbligatoriamente essere consegnata ai sindacati ogni due anni, e se questo obbligo non viene rispettato, sono previste sanzioni e verifiche da parte dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro anticipate da Decreti Ministeriali.
Quali benefici comporta la Certificazione Parità di Genere?
I benefici della Certificazione Parità di Genere per l’azienda sono diversi, tra cui:
- Con l’ottenimento della certificazione UNI/PdR 125:2022, si possono ottenere sgravi fiscali annui fino ad € 50.000;
- Un miglior punteggio premiale per poter accedere ad eventuali aiuti erogati dallo stato;
- Punteggio più alto nelle graduatorie per l’accesso a bandi di gara per l’acquisizione di servizi e forniture;
- Una crescita aziendale e maggiore attrattività per i dipendenti attuali e futuri.