Giovani Italiani in cerca di lavoro
Da un’indagine condotta da Ipsos, è emerso che molti giovani italiani sarebbero pronti a lasciare il paese in cerca di migliori opportunità lavorative e una vita più serena. L’indagine ha coinvolto 1.200 under 30, rivelando che il 35% di loro è disposto a emigrare, mentre l’85% è pronto a trasferirsi anche solo lontano da casa per un lavoro più gratificante.
Generazione felice e nostalgia del passato
I giovani italiani tra i 18 e i 30 anni, ritengono che la generazione dei loro genitori, o in alcuni casi dei loro nonni, sia stata la più felice. Secondo loro, i cosiddetti “boomer” godevano di maggiori opportunità lavorative, prospettive future più rosee e una qualità delle relazioni sociali migliore. Questo giudizio include anche una critica implicita ai tempi moderni, dove i social media e internet non riescono a compensare la mancanza di autentiche relazioni sociali.
Disillusione e priorità personali
Nonostante il 74% dei giovani si dichiari felice, solo due su cinque hanno una visione positiva del loro futuro. La disillusione porta molti a concentrarsi su aspetti più privati della loro vita. La salute, la famiglia e la vita affettiva sono considerate le priorità principali, seguite da denaro e lavoro. Questo focus sui valori personali riflette una ricerca di stabilità in un contesto di incertezze lavorative.
Emigrazione per opportunità e stipendi migliori
Dal 2008 al 2022, oltre 525.000 giovani italiani sono emigrati per lavoro, e solo un terzo di loro è tornato. I laureati italiani all’estero guadagnano in media 2.174 euro netti al mese, il 56,1% in più rispetto a chi resta in Italia. Le motivazioni principali che spingono all’emigrazione includono offerte di lavoro interessanti (32%), mancanza di opportunità in Italia (27,4%) e motivi familiari o personali (8,8%).
Il mercato del lavoro italiano
Il mercato del lavoro in Italia è dominato dai “boomer”, che occupano le posizioni migliori e più remunerative. Questo fenomeno è aggravato dal fatto che l’età media degli occupati in Italia sta aumentando rapidamente, contribuendo alla percezione di un futuro lavorativo poco promettente per i giovani.
Le politiche di merito e i bonus assistenziali non hanno avuto successo nel trattenere i giovani talenti, che vedono nell’estero una possibilità di realizzazione personale. L’indagine Ipsos mostra chiaramente come i giovani italiani vedano l’estero come un’opportunità per migliorare la propria qualità della vita e carriera.
La necessità di riforme strutturali per creare un ambiente lavorativo più inclusivo e promettente in Italia è evidente. Solo attraverso cambiamenti significativi si potrà invertire la tendenza all’emigrazione giovanile e offrire un futuro più luminoso alle nuove generazioni nel loro paese natale.