La Finanza agevolata è l’insieme degli strumenti, finanziari e fiscali, messi a disposizione dal Legislatore a livello comunitario, nazionale, regionale o locale per favorire la competitività e lo sviluppo delle imprese esistenti, ma anche per supportare la nascita di nuove realtà imprenditoriali.
La distribuzione dei fondi avviene attraverso una programmazione di bandi diretti e bandi indiretti, i primi gestiti direttamente dalla Commissione Europea, mentre i secondi organizzati nei singoli Piani Operativi Nazionali (PON) e Piani Operativi Regionali (POR) dei Paesi membri e delle Regioni e Camere di Commercio.
A queste risorse si aggiungono le risorse e le misure messi a disposizione dalle Istituzioni di ciascun Paese, attraverso le Leggi di Bilancio e/o altre iniziative legislative.
Dal luglio 2021, si sono aggiunte anche le risorse del PNRR – Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, ossia il documento strategico predisposto dal Governo Italiano che consente di avere accesso ai fondi del Next Generation EU (programma di 750 miliari proposto dall’Unione Europea in risposta alla crisi pandemica), di cui l’Italia è stata la principale beneficiaria, con una dotazione complessiva, tra fondi europei e fondi nazionali, di circa 235 miliardi di Euro.
La finanza agevolata si avvale di strumenti diversi, in particolare:
Qualifica Group è in grado di affiancarti nell’ottenimento di agevolazioni pubbliche necessarie allo sviluppo del tuo business, attraverso le seguenti attività:
La Finanza Agevolata consente di finanziare gli investimenti delle aziende che intendono accrescere la propria competitività e svilupparsi sul mercato, che devono acquistare o rinnovare macchinari, beni strumentali di impresa ed attrezzature ad uso produttivo, dotarsi di nuovi software e tecnologie 4.0 ovvero che intendano incrementare la propria attività di innovazione mediante investimenti in ricerca industriale, sviluppo sperimentale ed innovazione, o dotarsi di capitale circolante, senza far ricorso alla finanza bancaria o ordinaria.
Ciò significa che, nel caso dei contributi a fondo perduto e dei bonus fiscali, non dovrai restituire l’agevolazione concessa, mentre nel caso dei finanziamenti agevolati dovrai restituire solo la quota di capitale, senza gli interessi aggiuntivi.
Inoltre, l’agevolazione è prevista anche dal punto di vista delle garanzie, che non vengono richieste a differenza di un normale finanziamento bancario. Ciò è dovuto al fatto che nella Finanza agevolata l’iniziativa/progetto d’investimento viene valutato prevalentemente per la sua innovatività, e per l’impatto che apporta sul mercato, dal punto di vista sociale, ambientale ed occupazionale. Il “rischio”, in questo caso, è a carico dello Stato e degli Enti pubblici.
Nel caso della Finanza bancaria, invece, per ottenere dei capitali da investire, un’impresa deve dimostrare a una banca o a un istituto finanziario innanzitutto la sua solidità e affidabilità. Due fattori difficili da ottenere, soprattutto se si è in una fase di sviluppo iniziale.
L’unico obbligo per la Finanza Agevolata è quello di realizzare l’investimento e mantenere i beni oggetto dello stesso per un determinato periodo di tempo, variabile in base alla misura agevolativa.
Tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato, incluse le stabili organizzazioni di soggetti non residenti, indipendentemente dalla natura giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione, dal regime contabile e dal sistema di determinazione del reddito ai fini fiscali.
Sono escluse le imprese in stato di liquidazione volontaria, fallimento, liquidazione coatta amministrativa, concordato preventivo senza continuità aziendale, altra procedura concorsuale. Sono inoltre escluse le imprese destinatarie di sanzioni interdittive ai sensi dell’articolo 9, comma 2, del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231.
La fruizione del beneficio spettante è subordinata alla condizione del rispetto delle normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e al corretto adempimento degli obblighi di versamento dei contributi previdenziali e assistenziali a favore dei lavoratori.
Il credito d’imposta non si applica alle “imprese in difficoltà”, vale a dire un’impresa che rientra in almeno una delle circostanze espresse dal punto 18 dall’articolo 2 del Regolamento (UE) n. 651/2014.
Qualifica Group è in grado di affiancarti nel progetto Formazione 4.0 , offrendo soluzioni adatte ad ottimizzare tempi e costi delle procedure relative alla formazione. Siamo in grado di garantire alle aziende la migliore offerta formativa per i propri dipendenti, proponendo un ampio ventaglio di corsi che coprono tutti gli ambiti delle attività imprenditoriali.
Come si accede al credito d’imposta Formazione 4.0
Il credito d’imposta Formazione 4.0 deve essere indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta in cui sono state sostenute le spese e in quelle relative ai periodi d’imposta successivi fino a quando se ne conclude l’utilizzo.
Il credito è utilizzabile, esclusivamente in compensazione, a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello di sostenimento delle spese ammissibili, presentando il modello F24 attraverso i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate.
Ai fini dell’ammissibilità al credito d’imposta, l’effettivo sostenimento delle spese ammissibili deve risultare da apposita certificazione – da allegare al bilancio – rilasciata dal soggetto incaricato della revisione legale dei conti. Le imprese non soggette a revisione legale dei conti devono comunque avvalersi delle prestazioni di un revisore legale dei conti o di una società di revisione legale dei conti. Sono escluse dall’obbligo di certificazione le imprese con bilancio revisionato.
Le imprese beneficiarie del credito d’imposta sono inoltre tenute a redigere e conservare:
Il credito d’imposta è riconosciuto in misura del:
a condizione che le attività formative siano erogate da enti accreditati presso il MISE (Ministero dello sviluppo economico) e che le suddette competenze siano certificati secondo le modalità stabilite con il medesimo decreto ministeriale.
Il Credito d’Imposta aumenta al 60% per tutte le imprese, lasciando invariato il limite massimo annuale, se a fruire della formazione sono lavoratori dipendenti appartenenti a categoria svantaggiate o ultra svantaggiate.
Spese ammissibili – Formazione 4.0
Sono ammissibili al credito d’imposta le seguenti spese: